Nuova Norma ISO-16890
A Luglio è entrata in vigore la nuova normativa ISO 16890 riguardo la filtrazione per le unità di ventilazione e trattamento aria.
La normativa è stata introdotta per regolamentare quanto segue:
Unificazione delle classificazioni dei filtri nel mondo:
La norma è stata votata all’unanimità con il 100% dei voti favorevoli da parte di tutte le nazioni mondiali votanti: essa rappresenta la prima opportunità per un’armonizzazione a livello globale in quanto andrà a sostituire i due standard locali attualmente esistenti: ASHRAE 52.2, che è predominante negli USA ed EN779:2012 che è predominante in Europa. Entrambi questi standard coesistono in Asia e in Medio Oriente aggiungendosi a normative di carattere locale.
Migliore identificazione della vera efficienza dei filtri:
La ISO 16890 sostituisce di fatto la precedente normativa EN 779 restando quindi l’unico standard internazionale in vigore.
Questa norma è suddivisa in 4 parti:
ISO 16890 -1 “Filtri d’aria per ventilazione generale”
Parte 1: Specifiche tecniche, requisiti e sistema di classificazione dell’efficienza basato sul particolato (ePM).
ISO 16890 -2 “Filtri d’aria per ventilazione generale”
Parte 2: Misurazione dell’efficienza spettrale e della resistenza al flusso d’aria.
ISO 16890 -3 “Filtri d’aria per ventilazione generale”
Parte 3: Determinazione dell’efficienza gravimetrica e della resistenza al flusso d’aria in funzione della quantità di polvere di prova tratte- nuta.
ISO 16890-4 “Filtri d’aria per ventilazione generale”
Parte 4: Metodo di condizionamento per determinare l’efficienza spettrale minima di prova”.
Migliore leggibilità rispetto all’impatto sulla salute:
Il nuovo standard impiega inquinanti più precisi come parametro di riferimento.
La classificazione dei filtri dipenderà dal diametro delle particelle compreso tra 0,3 μm e 10 μm.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato la particella PM1 (diametro delle particelle inferiore a 1μm) come la più pericolosa per la salute, poiché si deposita in profondità nei polmoni.
Non si parlerà più di filtrazione G4 o F7, ma si dovranno indicare le percentuali di PM filtrato. La nuova suddivisione è la seguente:
CATEGORIA 1 – ePM1 per particelle con un diametro inferiore a 1 μm come virus, gas di scarico e nanoparticelle
CATEGORIA 2 – ePM2.5 per particelle con diametro inferiore a 2,5 μm come batteri, spore
CATEGORIA 3 – ePM10 per particelle con un diametro inferiore a 10μm come polline, polvere
CATEGORIA 4 – Grossa per particelle con un diametro superiore a 10μm come sabbia, capelli
La nuova normativa è obbligatoria su un intervallo di portate da 900 m3/ha 5400 m3/h.
27 Novembre 2019